Mi piace iniziare la sezione I miei viaggi con il Lussemburgo, un
Paese piccolo, in genere poco considerato quando si pensa a un viaggio in Europa, eppure ricco di storia e di cultura, sorprendente e affascinante.
Come si arriva nel piccolo Granducato incastonato tra le potenze d'Europa? Dall'Italia il modo più semplice è l'aereo. E se preferite volare con le compagnie low-cost, gli aeroporti di riferimento sono quelli di Charleroi, nel Belgio, e di Hahn (Francoforte), in Germania. Entrambi sono serviti da Ryanair, per cui volare dall'Italia è relativamente economico. Il Granducato, poi, è organizzatissimo: da entrambi gli aeroporti ci sono le navette di Flibco, che partono ogni due ore e portano fino a Lussemburgo.
Io ho utilizzato il servizio da Charleroi, dopo aver acquistato il mio biglietto online. Acquistare il biglietto nel sito di Flibco è piuttosto facile: il sito è in inglese, francese, tedesco, olandese e portoghese (nel Lussemburgo c'è una numerosa comunità portoghese e, tra i vari collegamenti offerti da Flibco, ci sono quelli con il Portogallo). Scelta la lingua, bisogna poi selezionare la località di partenza e quella di arrivo e la fascia oraria di riferimento; la fascia oraria è importante perché stabilisce i prezzi: gli orari meno sollecitati costano solo 5 euro e quelli più richiesti 22 euro. C'è da aggiungere che sugli autobus, se ci sono posti, e a parità di tariffa, non sono così inflessibili su orari e prenotazioni: io, ad esempio, sono arrivata in tempo per prendere l'autobus precedente a quello che avevo prenotato (per prudenza è sempre meglio prenotare l'autobus che parte 'dopo' piuttosto che uno che ha un orario troppo 'in punta' rispetto al nostro arrivo previsto). Ma prima di me c'erano altre persone che avevano prenotato il mio stesso autobus ed erano già in attesa, dunque, giustamente, sono passate prima loro. L'esperienza, però, insegna: se siete arrivati in tempo per prendere l'autobus precedente al vostro, provateci, non si sa mai.
Gli autobus della Flibco si riconoscono facilmente, grazie alle grandi scritte verdi su fondo bianco, che pubblicizzano sia il marchio sia i prezzi speciali. Li trovate all'uscita 1 dell'aeroporto di Charleroi (è la porta più lontana dalla zona degli arrivi, si trova di fronte alla zona delle partenze), la palina è ben pubblicizzata e il personale, che parla francese, è molto gentile. Una volta a bordo, vi aspettano circa due ore e mezza di campagna e colline belghe, in autostrade comode e tranquille. Il Lussemburgo appare subito dopo la bella cittadina di Arlon, caratterizzata da una grande chiesa gotica. Da lì in circa venti minuti si arriva nella capitale del Granducato.
Il capolinea è alla Gare Central, la Stazione Centrale, che collega il Granducato con buona parte delle capitali dell'area, Parigi compresa. Dal grande piazzale antistante la stazione, potete prendere gli autobus per raggiungere qualunque parte della capitale. Se il vostro albergo è nella zona della Gare, andate tranquillamente a piedi: io ho soggiornato al Christophe Colomb, in rue d'Anverse, a soli 10 minuti dalla stazione e quasi a metà strada tra la Gare e il centro storico.
Lussemburgo è una città piuttosto piccola, con tutto a portata di mano: considerate che se soggiornate nel quartiere della Gare, il più economico per i turisti, essendo la città piuttosto cara, il centro storico si raggiunge con una piacevole passeggiata di 15-20 minuti. Il consiglio è di dimenticare auto e autobus e di godersi la capitale passeggiando e camminando: dalla Gare a Kirchberg, il moderno quartiere europeo, sull'altro lato della città, si impiega poco meno di un'ora, fermandosi a guardare le vetrine e a fare foto sul magnifico ponte rosso dedicato alla Granduchessa Charlotte!
Come si arriva nel piccolo Granducato incastonato tra le potenze d'Europa? Dall'Italia il modo più semplice è l'aereo. E se preferite volare con le compagnie low-cost, gli aeroporti di riferimento sono quelli di Charleroi, nel Belgio, e di Hahn (Francoforte), in Germania. Entrambi sono serviti da Ryanair, per cui volare dall'Italia è relativamente economico. Il Granducato, poi, è organizzatissimo: da entrambi gli aeroporti ci sono le navette di Flibco, che partono ogni due ore e portano fino a Lussemburgo.
Io ho utilizzato il servizio da Charleroi, dopo aver acquistato il mio biglietto online. Acquistare il biglietto nel sito di Flibco è piuttosto facile: il sito è in inglese, francese, tedesco, olandese e portoghese (nel Lussemburgo c'è una numerosa comunità portoghese e, tra i vari collegamenti offerti da Flibco, ci sono quelli con il Portogallo). Scelta la lingua, bisogna poi selezionare la località di partenza e quella di arrivo e la fascia oraria di riferimento; la fascia oraria è importante perché stabilisce i prezzi: gli orari meno sollecitati costano solo 5 euro e quelli più richiesti 22 euro. C'è da aggiungere che sugli autobus, se ci sono posti, e a parità di tariffa, non sono così inflessibili su orari e prenotazioni: io, ad esempio, sono arrivata in tempo per prendere l'autobus precedente a quello che avevo prenotato (per prudenza è sempre meglio prenotare l'autobus che parte 'dopo' piuttosto che uno che ha un orario troppo 'in punta' rispetto al nostro arrivo previsto). Ma prima di me c'erano altre persone che avevano prenotato il mio stesso autobus ed erano già in attesa, dunque, giustamente, sono passate prima loro. L'esperienza, però, insegna: se siete arrivati in tempo per prendere l'autobus precedente al vostro, provateci, non si sa mai.
Gli autobus della Flibco si riconoscono facilmente, grazie alle grandi scritte verdi su fondo bianco, che pubblicizzano sia il marchio sia i prezzi speciali. Li trovate all'uscita 1 dell'aeroporto di Charleroi (è la porta più lontana dalla zona degli arrivi, si trova di fronte alla zona delle partenze), la palina è ben pubblicizzata e il personale, che parla francese, è molto gentile. Una volta a bordo, vi aspettano circa due ore e mezza di campagna e colline belghe, in autostrade comode e tranquille. Il Lussemburgo appare subito dopo la bella cittadina di Arlon, caratterizzata da una grande chiesa gotica. Da lì in circa venti minuti si arriva nella capitale del Granducato.
Il capolinea è alla Gare Central, la Stazione Centrale, che collega il Granducato con buona parte delle capitali dell'area, Parigi compresa. Dal grande piazzale antistante la stazione, potete prendere gli autobus per raggiungere qualunque parte della capitale. Se il vostro albergo è nella zona della Gare, andate tranquillamente a piedi: io ho soggiornato al Christophe Colomb, in rue d'Anverse, a soli 10 minuti dalla stazione e quasi a metà strada tra la Gare e il centro storico.
Lussemburgo è una città piuttosto piccola, con tutto a portata di mano: considerate che se soggiornate nel quartiere della Gare, il più economico per i turisti, essendo la città piuttosto cara, il centro storico si raggiunge con una piacevole passeggiata di 15-20 minuti. Il consiglio è di dimenticare auto e autobus e di godersi la capitale passeggiando e camminando: dalla Gare a Kirchberg, il moderno quartiere europeo, sull'altro lato della città, si impiega poco meno di un'ora, fermandosi a guardare le vetrine e a fare foto sul magnifico ponte rosso dedicato alla Granduchessa Charlotte!