La sierra di Málaga, che dalla Costa
del Sol porta nell'entroterra dell'Andalusia è fatta di gole e
paesaggi selvaggi. La gola più famosa di tutte è il Tajo de Ronda, formata dal
fiume Guadalevín, che divide in due la cittadina di Ronda e che è
attraversata dallo splendido e audace Puente Nuevo, una delle
attrazioni turistiche più note dell'Andalusia. Ma nelle prossime
settimane rientrerà nel circuito degli itinerari turistici il
Caminito del Rey, una sorta di passeggiata tra le più audaci che si
possano immaginare. Il Caminito fu costruito all'inizio del Novecento
attraverso il Desfiladero de los Gaitanes, per portare gli operai
alle cascate del Gaitanejo e del Chorro, sulle quali si stavano
costruendo una centrale idroelettrica. Il percorso fu inaugurato da
re Alfonso XIII e per questo oggi è ancora chiamato El Caminito del
Rey.
Il Caminito è lungo 7,7 chilometri e si muove sia su sentieri che su passerelle. Sono queste ultime a offrire i paesaggi più selvaggi e i passaggi più audaci e pericolosi: sono larghe circa un metro e sporgono, a circa 100 metri di altezza, su pareti verticali, che danno direttamente sulla gola. Negli anni in cui il Caminito è stato abbandonato e le passerelle sono state meta di escursionisti audaci, ci sono stati incidenti che hanno causato quattro morti. Per questo le autorità andaluse hanno chiuso il percorso per anni e poi, compreso che avrebbe potuto essere una straordinaria attrazione turistica, lo hanno ristrutturato e messo in sicurezza. Sarà riaperto dalla fine del mese di marzo, vi si potrà accedere solo su prenotazione (i biglietti vanno prenotati su reservas.caminitodelrey.info) e si sarà obbligati a rispettare le rigide norme di sicurezza previste dalle autorità.
Tra le indicazioni da tenere in mente, prima di percorrere il Caminito del Rey, ce ne sono alcune pratiche: il percorso non è circolare, ma lineare, per cui bisogna prevedere il ritorno al punto di partenza, a meno che non si abbia qualche mezzo di trasporto anche all'arrivo. L'intero percorso, tra passerelle, piste e sentieri, dura circa 4-5 ore. Al momento della prenotazione sul sito, al link già indicato, si potranno scegliere giorno e ora della visita e verrà fornito un codice, da utilizzare poi all'ingresso del Caminito per poter entrare. Bisogna scegliere se entrare da Ardales o da Álora, i due unici Comuni d'ingresso. All'ingresso del Caminito bisogna essere dotati, oltre che della prenotazione, anche di un documento d'identità (il biglietto d'ingresso porta i dati personali, che devono essere confermati dal documento d'identità, sia il passaporto o la carta d'identità vera e propria); i documenti vanno tenuti a portata di mano perché possono essere richiesti per un controllo dal personale lungo il percorso. E' anche necessario indossare le dotazioni di sicurezza consegnate all'ingresso e bisogna ricordare di mantenere sempre la destra, soprattutto sulle passerelle, facendo massima attenzione nel caso di eventuali incroci con altre persone, in modo che chi si trova sul lato della gola non corra alcun pericolo.
Raccontato così, fornendo informazioni sulle necessarie misure di sicurezza, sembra che il Caminito sia un percorso pericoloso. In realtà è dotato di tutte le misure di sicurezza necessarie, ha solo bisogno di turisti sensati, che vogliono godere di paesaggi straordinari e di un percorso affascinante e unico in Spagna. Pensate che, avvertendo debitamente le autorità, lungo il percorso è anche possibile fare scalate lungo le pareti (non dalle passerelle, ma nella parte inferiore ad esse: è infatti proibito scavalcare le protezioni delle passerelle per scendere a fare le scalate così come è vietato usare le passerelle come punti di ancoraggio per le scalate).
Siete sufficientemente attirati dal Caminito del Rey? Io, sarò onesta, sono affascinata da quando ne ho sentito parlare per la prima volta, in Spagna; l'altezza senza protezione visibile (tipo muro di pietra o cemento di almeno 15 centimetri!) mi spaventa non poco, ma mi sono sempre fatta forza per salire su campanili, torri o quant'altro, per godere dei panorami che offrivano e con l'idea che "chissà quando tornerò qui, magari è l'unica occasione che avrò per vedere un simile panorama". Ecco, il Caminito mi fa lo stesso effetto: mi fa un po' paura l'audacia delle passerelle, ma non mi perdonerei mai di essere stata in zona e non averlo percorso per paura; cosa dev'essere camminare su passerelle fissate a oltre 100 metri d'altezza, avendo lo strapiombo del Desfiladero a un lato e la gola che sale verso le cascate davanti! E' impossibile resistere alla tentazione di vincere la paura e al rimpianto che avrei poi al non averlo percorso!
El Caminito del Rey ha un bel sito web, in spagnolo, inglese, francese, tedesco, che fornisce tutte le informazioni per preparare la visita; è molto utile la pagina Como llegar (Come arrivare), che fornisce le indicazioni, con cartina, per arrivare da Málaga, da Ronda e da Antequera.
La foto del Caminito, dal sito www.ekriti.gr.
Il Caminito è lungo 7,7 chilometri e si muove sia su sentieri che su passerelle. Sono queste ultime a offrire i paesaggi più selvaggi e i passaggi più audaci e pericolosi: sono larghe circa un metro e sporgono, a circa 100 metri di altezza, su pareti verticali, che danno direttamente sulla gola. Negli anni in cui il Caminito è stato abbandonato e le passerelle sono state meta di escursionisti audaci, ci sono stati incidenti che hanno causato quattro morti. Per questo le autorità andaluse hanno chiuso il percorso per anni e poi, compreso che avrebbe potuto essere una straordinaria attrazione turistica, lo hanno ristrutturato e messo in sicurezza. Sarà riaperto dalla fine del mese di marzo, vi si potrà accedere solo su prenotazione (i biglietti vanno prenotati su reservas.caminitodelrey.info) e si sarà obbligati a rispettare le rigide norme di sicurezza previste dalle autorità.
Tra le indicazioni da tenere in mente, prima di percorrere il Caminito del Rey, ce ne sono alcune pratiche: il percorso non è circolare, ma lineare, per cui bisogna prevedere il ritorno al punto di partenza, a meno che non si abbia qualche mezzo di trasporto anche all'arrivo. L'intero percorso, tra passerelle, piste e sentieri, dura circa 4-5 ore. Al momento della prenotazione sul sito, al link già indicato, si potranno scegliere giorno e ora della visita e verrà fornito un codice, da utilizzare poi all'ingresso del Caminito per poter entrare. Bisogna scegliere se entrare da Ardales o da Álora, i due unici Comuni d'ingresso. All'ingresso del Caminito bisogna essere dotati, oltre che della prenotazione, anche di un documento d'identità (il biglietto d'ingresso porta i dati personali, che devono essere confermati dal documento d'identità, sia il passaporto o la carta d'identità vera e propria); i documenti vanno tenuti a portata di mano perché possono essere richiesti per un controllo dal personale lungo il percorso. E' anche necessario indossare le dotazioni di sicurezza consegnate all'ingresso e bisogna ricordare di mantenere sempre la destra, soprattutto sulle passerelle, facendo massima attenzione nel caso di eventuali incroci con altre persone, in modo che chi si trova sul lato della gola non corra alcun pericolo.
Raccontato così, fornendo informazioni sulle necessarie misure di sicurezza, sembra che il Caminito sia un percorso pericoloso. In realtà è dotato di tutte le misure di sicurezza necessarie, ha solo bisogno di turisti sensati, che vogliono godere di paesaggi straordinari e di un percorso affascinante e unico in Spagna. Pensate che, avvertendo debitamente le autorità, lungo il percorso è anche possibile fare scalate lungo le pareti (non dalle passerelle, ma nella parte inferiore ad esse: è infatti proibito scavalcare le protezioni delle passerelle per scendere a fare le scalate così come è vietato usare le passerelle come punti di ancoraggio per le scalate).
Siete sufficientemente attirati dal Caminito del Rey? Io, sarò onesta, sono affascinata da quando ne ho sentito parlare per la prima volta, in Spagna; l'altezza senza protezione visibile (tipo muro di pietra o cemento di almeno 15 centimetri!) mi spaventa non poco, ma mi sono sempre fatta forza per salire su campanili, torri o quant'altro, per godere dei panorami che offrivano e con l'idea che "chissà quando tornerò qui, magari è l'unica occasione che avrò per vedere un simile panorama". Ecco, il Caminito mi fa lo stesso effetto: mi fa un po' paura l'audacia delle passerelle, ma non mi perdonerei mai di essere stata in zona e non averlo percorso per paura; cosa dev'essere camminare su passerelle fissate a oltre 100 metri d'altezza, avendo lo strapiombo del Desfiladero a un lato e la gola che sale verso le cascate davanti! E' impossibile resistere alla tentazione di vincere la paura e al rimpianto che avrei poi al non averlo percorso!
El Caminito del Rey ha un bel sito web, in spagnolo, inglese, francese, tedesco, che fornisce tutte le informazioni per preparare la visita; è molto utile la pagina Como llegar (Come arrivare), che fornisce le indicazioni, con cartina, per arrivare da Málaga, da Ronda e da Antequera.
La foto del Caminito, dal sito www.ekriti.gr.