lunedì 20 ottobre 2014

10 cose da scoprire a Matera, capitale europea della cultura 2019!

Alla vigilia della scelta della capitale europea della cultura 2019, si chiedeva all'Italia di puntare verso il Sud e lasciare da parte le candidate turisticamente più note. In viaggio in Europa tifava per Cagliari, perché mai una città di un'isola europea è stata capitale europea della cultura, ma è stata scelta Matera e va benissimo lo stesso. Matera è nel cuore del Sud italiano, è stata tra le candidate più vivaci e più orgogliose (la migliore sulle reti sociali, grazie all'entusiasmo delle centinaia di supporter che l'hanno sostenuta), ha una storia millenaria, tra le più antiche d'Europa, sarà un'ottima testimonial della ricchezza culturale del nostro Paese. Viene già voglia di scoprirla e di raccontarla. Raggiungerla, del resto, non è difficile: è a soli 50 km dall'aeroporto di Bari (servito da ottimi voli low-cost di Ryanair) e c'è una navetta, il Pugliaribus, che la collega a intervalli regolari (su marozzivt.it, gli orari, le tariffe e l'acquisto dei biglietti).

Queste le prime 10 cose da scoprire nella prossima capitale europea della cultura italiana (le precedenti sono state Firenze, Bologna, Genova, tutte al nord e viva Matera, che ci racconterà il nostro splendido Sud!)


I Sassi 
Sono l'attrazione turistico-culturale più famosa di Matera. Ma sono molto di più. Dal 1993 sono Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'UNESCO, primo sito dell'Italia meridionale a ottenere il riconoscimento. L'UNESCO li ha definiti "il più eccezionale e intatto esempio d'insediamento trogloditico nella regione mediterranea, perfettamente adattato al proprio terreno ed ecosistema. Il primo insediamento risale al Paleolitico, mentre i successivi illustrano un numero significativo di fasi della storia umana". Costituiscono, insieme al quartiere di Civita, il centro storico di Matera, e sono un esempio unico in Italia di simbiosi tra l'uomo e la natura: un nucleo urbano interamente scavato nella roccia e abitato da millenni, sin dal Paleolitico. Un itinerario possibile tra i Sassi di Matera, sul sito del Comune, comune.matera.it.
La foto, da wikipedia.it


Le chiese rupestri
Se le abitazioni sono state scavate per secoli nel tufo, perché non le chiese? Le chiese rupestri di Matera, però, non solo esprimono la religiosità degli abitanti, ma testimoniano un fenomeno che si impose negli anni in cui Matera e il suo territorio erano contesi da bizantini e longobardi: il monachesimo. Qui cercarono pace monaci, cenobiti ed eremiti; l'eredità sono decine di eremi, cripte e chiese scavate nella roccia. Sono ben 155 quelle fino ad oggi censite e sono tutte frutto di un fenomeno inverso a quello tradizionale; i volumi non sono costruiti, ma scavati, dal pieno si ricavano i vuoti. Tra le chiese più significative, la Cripta del Peccato Originale, con uno dei più importanti cicli di affreschi del X secolo, la Madonna della Croce, con uno degli affreschi meglio conservati, sull'abside. Una lista delle chiese rupestri da vedere, sul sito del Comune.


La Cattedrale
Nel punto più alto della Civita, il quartiere sullo sperone di roccia che domina i Sassi, sorge la Cattedrale della Madonna della Bruna e di Sant'Eustachio, uno splendido esempio di romanico pugliese del XIII secolo. E' il punto di riferimento dello skyline materano, con il suo campanile, alto 52 metri. Per rendere la costruzione ancora più alta e dominante, visibile dal territorio circostante, fu costruito un terrapieno di ben sei metri. L'esterno conserva quasi intatti i motivi romanici del XIII secolo: la facciata è dominata da un rosone a sedici raggi, che simboleggia la ruota della fortuna ed è affiancato da 4 colonne, che rappresentano i quattro evangelisti. L'interno è stato nel tempo molto rimaneggiato e poco rimane dell'originale impianto medievale: le decorazioni barocche, il controsoffitto settecentesco, i medaglioni novecenteschi, testimoniano la religiosità dei materani nel corso dei secoli.
La foto da ilsudchenontiaspetti.com


Il Belvedere
Di fronte alla città, sull'altro lato della vallata, c'è il Belvedere, un punto panoramico da cui si può ammirare lo sperone su cui sorge Matera. I Sassi e Civita in tutto il loro magico splendore. I materani raccomandano di raggiungere il Belvedere soprattutto all'imbrunire, quando i colori si fanno più caldi e le prime luci che si accendono nella città antica le donano un effetto presepe molto emozionante. Il Belvedere è in una posizione strategica non solo per ammirare il paesaggio, ma anche per visitare le chiese rupestri e per scoprire il villaggio neolitico di Murgia Timone.
La foto da visitmatera.it.


Il MUSMA
Il Museo della Scultura Contemporanea Matera è uno dei Musei più giovani del meridione italiano, l'unico, nel nostro Paese, dedicato interamente alla scultura. Si trova nel seicentesco Palazzo Pomarici e si potrebbe dire che già la struttura che lo ospita vale da sola la visita: al piano inferiore ci sono sale scavate nel tufo, in cui, spiega il sito web del Museo, "si sperimenta una perfetta simbiosi tra le sculture e alcuni tra i più caratteristici luoghi scolpiti nei Sassi di Matera". Il Museo ospita oltre 500 opere che raccontano la storia della scultura internazionale, dal 1800 a oggi; sono state raccolte dallo storico dell'arte Giuseppe Appella, anima del Museo, attraverso le donazioni di personaggi della cultura, collezionisti privati, gallerie d'arte, famiglie di artisti. Numerose le mostre temporanee, le attività e gli eventi, che permettono a Matera di essere uno dei punti di riferimento del Sud italiano sui temi della scultura contemporanea. Il sito web del museo è www.musma.it.
La foto da basilicatanet.com.


Castello Tramontano
A poca distanza dal centro storico, sulla collina di Lapillo, il Castello Tramontano, incompiuto, porta con sé una storia tragica, che, però, ben racconta l'animo indomabile dei materani. Nel XV secolo il re Ferdinando II di Napoli, che aveva promesso ai materani la libertà dal giogo feudale, cedette la città al conte Giancarlo Tramontano, che vantava qualche credito dalla Corona. In poco tempo il conte si fece odiare dai materani perché, amante della vita lussuosa e per questo indebitato, iniziò a tassarli in modo sempre più gravoso. Anche la costruzione del Castello, iniziata nel 1501 in stile aragonese, per assicurarsi il controllo del territorio, causò nuove tasse. Così nel 1514 alcuni cittadini, stanchi delle tasse e dei soprusi, assassinarono il conte, all'uscita della Cattedrale. Il Castello non fu terminato e oggi è costituito da un imponente maschio e due torri laterali.
La foto da wikipedia.it.


Parco Scultura La Palomba
E' un originale esempio di arte legata al territorio e alla sua cultura. In una vecchia cava abbandonata di tufo, Antonio Paradiso espone le sue opere e ospita i lavori di altri artisti, realizzati durante i loro soggiorni a Matera, a contatto diretto con il territorio. Si crea così una sorta di dialogo tra le sculture e la pietra, rinnovando il legame millenario tra l'uomo e la roccia. Il territorio preistorico che dialoga con l'arte contemporanea: il risultato non può non destare curiosità in chi visita la città dei Sassi.
La foto da sassiweb.it.


La Festa della Bruna
E' la festa più importante di Matera ed è una delle più antiche del Sud. La Madonna della Bruna, a cui è intitolata la Cattedrale, è la patrona della città e la sua festa è il 2 luglio. Dopo aver ricevuto l'omaggio dei pastori, la Madonna percorre le strade dei Sassi, accompagnata dai cavalieri. Il momento culminante è lo 'straccio', quando, al termine della processione, i fedeli assaltano il carro per assicurarsene un frammento, come segno di fortuna. La festa termina con i fuochi artificiali.
La foto da guidematera.it


L'enogastronomia
Il Sud potrebbe vivere di turismo e gastronomia. Quante volte l'avremmo detto o sentito dire?! Anche la cucina lucana conta su tradizioni millenarie e su una varietà di prodotti della terra invidiabili. Tra i prodotti più famosi di Matera ci sono il pane, che ha una caratteristica forma a cornetto, l'olio, le mozzarelle e i formaggi stagionati. Tra i piatti da non perdere a Matera ci sono la Pignata, a base di carni ovine cucinate in una pentola di terracotta con odori e verdure, la fedda rossa, una fetta di pane alla brace con olio e sale, i peperoni cruschi con le patate. Se volete provare la cucina lucana a casa, ci sono le ricette de ilsudchenontiaspetti.com.
La foto da basilicatatravel.mtncompany.it.


Il Parco della Murgia Materana
Tra Matera e Montescaglioso, il Parco ospita una sintesi dell'incredibile storia di questo territorio antico e sconosciuto. Ci sono infatti insediamenti preistorici come la Grotta dei Pipistrelli, necropoli, villaggi trincerati e poi, già in epoca storica, le dimore scavate nella roccia delle prime comunità monacali. Tra i Parchi che circondano la città ci sono quelli del Pollino, della Val d'Agri, delle Piccole Dolomiti Lucane, l'Oasi di San Giuliano. Ci sono itinerari a cavallo, in bicicletta e per il trekking, che permettono di conoscere Matera e la natura incontaminata che la circonda.
La foto da wikipedia.it