Cosa vedere a Dortmund, in attesa della
partita della vostra squadra del cuore con il Borussia Dortmund? La
città, la più importante della Ruhr dopo Colonia, ha un
significativo passato nell'industria siderurgica, ancora visibile nell'archeologia
industriale della sua dispersa periferia e nella presenza di folte comunità straniere, dai turchi agli italiani, dagli spagnoli ai greci. A questo si aggiungano
le devastazioni della Seconda Guerra Mondiale e si capisce perché Dortmund non sia una di quelle città che rimangano in testa o facciano venire voglia di tornare, però può offrire
interessanti attività per soggiorni brevi.
La prima
cosa che colpisce è l'
identificazione della città con il Borussia
Dortmund. Bandiere sui balconi, giacconi, sciarpe e cappellini portati
con disinvoltura dai passanti di tutte le età, decorazioni lungo le
strade, negozi tematici nei numerosi centri commerciali. Dortmund è
il suo Borussia e, del resto, potete vederlo
anche nelle reti
sociali, dove la città si promuove ricordando soprattutto la sua
squadra di calcio e parlando di
fieber per il Borussia, febbre per il
Borussia.
La
città storica è racchiusa all'interno
di un grande
viale ovaloide, che, sul modello del
Ring viennese, è stato
costruito sulle mura abbattute; sul lato settentrionale di questa
grande arteria, in Konigswall, si affaccia l'
Hauptbahnhof, la
Stazione Centrale di Dortmund, davanti alla quale, sull'altro lato
della strada, c'è l'
Ufficio del Turismo, in cui non si parla
italiano e si forniscono cartina e materiale in tedesco e in inglese.
Le vie che sorgono all'interno del Ring di Dortmund sono abbastanza
ortogonali, per cui è difficile perdersi. E poi guidano anche le
alte torri della
Petrikirche e della
Reinoldkirche, entrambe chiese protestanti, entrambe di aspetto solido e pesante all'esterno, grazie
all'uso della pietra, appena slanciato dalle alte vetrate e dal
movimento che le accompagna; per ammirare le guglie altissime della
Petrikirche e della Reinoldkirche bisogna proprio stare con il naso
all'insù (sembra che per secoli le due chiese siano state rivali circa l'altezza delle loro torri).
La Petrikirche si trova tra
la
Westenhellweg e la
Kampstrasse, le due
grandi vie parallele e
commerciali del centro di Dortmund. Qui trovate i grandi marchi
internazionali, siano dell'abbigliamento, della ristorazione, del
benessere o della casa. Sulla Westenhellweg si affacciano anche i
principali centri commerciali del centro storico, il più importante
è la
Thier Galerie, in cui trovate davvero di tutto: nelle giornate
gelide del lungo inverno tedesco è ovviamente frequentatissimo. Sia la
Westenhellweg che la Kampstrasse terminano davanti alla
Reinoldkirche, intorno alla quale sorgono
alcuni degli edifici più
antichi della città. Non solo. Tutt'intorno ci sono i tavolini
all'aperto delle gelaterie, dei bar e dei ristoranti, al primo cenno
di primavera. Adiacente alla piazza della chiesa c'è l'
Alter Markt,
un'ampia piazza che nel periodo di Natale ospita il
mercatino di
Natale, uno dei più grandi della Ruhr; durante l'anno, invece, vi si
trova un mercato di frutta e verdura, con bancarelle di delizioso
street food, siano fritture di calamari o panini con le salsicce
locali.
Dove mangiare a Dortmund? È la domanda conseguente. In
centro c'è solo l'imbarazzo della scelta, ogni strada offre
ristoranti di cucina locale o etnica, comprese le inevitabili
pizzerie italiane. Essendo una
aficionada di
Nordsee, una catena di
ristorazione diffusa in buona parte della Germania, opto per le sue
insalate, i suoi panini con tranci di pesce, i suoi box di
kartoffeln
(patate). Ma consiglio anche di provare lo
street food, le
salsicce
al curry, gli
hot dog, le onnipresenti patate, che potete trovare nei
ristori all'aperto, accanto alla
Petrikirche (cercate di andare prima
delle 13, altrimenti le
ordinatissime e lunghissime code teutoniche
potrebbero mettere alla prova la vostra pazienza!), nell'
Alter Markt
(qui Meinfeld offre anche piatti e panini a base di frutti di mare) e
nella
Thier Galerie. Lo street food tedesco non delude quasi mai e costa poco (l'hot dog oscilla intorno ai 2 euro, i panini non superano i 4 euro, le insalate i 5-6 euro).
Se
non amate particolarmente lo shopping, le vie affollate o i Musei, ci
sono due posti che meritano una visita, a poca distanza dal
Westfalenstadion, nella periferia meridionale della città. Il
Westfalen Park e il
Phoenix Seee sono facilmente raggiungibili con l
'efficiente rete
della metropolitana. Sono i due luoghi di Dortmund che
ho amato di più, probabilmente perché, complici anche le giornate primaverili, avevano una luce speciale, erano frequentatissimi da famiglie tedesche pronte all'estate e mettevano allegria con i loro colori caldi, della natura che si sta risvegliando e invita allo sport, al relax, ai ritmi lenti e senza fretta. Il Westfalen
Park è una delle
più belle aree verdi della città ed è dominato
dalla
Florantum Turm, un'altissima torre della televisione, con una
terrazza belvedere a circa
140 metri d'altezza (l'ascensore porta fino a lassù in pochissimi secondi, guidato da personale gentilissimo e sorridente, soprattutto con i bambini); di lì si può
ammirare il
panorama su Dortmund, che risulta essere una città molto
verde, con qualche grattacielo che spunta qua e là, sul
Westfalenstadion, a poca distanza, e, nelle giornate più limpide,
fino alle colline che aprono la strada verso la vallata del Reno,
Düsseldorf e Colonia. Per entrare nel parco si pagano
3,50 euro, che
diventano
5 se si vuole salire sulla torre. Ma sono 5 euro
ben spesi:
il parco offre numerosi percorsi e piacevoli passeggiate tra roseti,
laghetti, aiuole, distese di prati e di fiori, siepi potate come
sculture, un piccolo giardino botanico con pannelli esplicativi solo
in tedesco (è un po' la mania di tutta la città, le informazioni
sono
quasi sempre solo in tedesco, difficilmente si trova almeno
l'inglese); ci sono anche piccoli ristoranti (anche la solita
pizzeria italiana), posti in luoghi strategici e scenografici e
debitamente segnalati.
A circa
un quarto d'ora a piedi dal Westfalen
Park c'è il
Phoenix See,
un lago che sorge al posto delle grandi acciaierie e che sta diventando un luogo d'attrazione
cittadina: nelle sue acque si possono praticare
numerosi sport (ma è
vietato bagnarsi!), sulle sue rive si può
passeggiare e osservare i
canneti, le isole e la fauna che li anima, a cominciare dalle
vivacissime anatre. Intorno al lago stanno sorgendo
numerose
villette, quasi sempre unifamiliari, frutto delle intelligenti
operazioni immobiliari, volte a rivalutare uno spazio un tempo
industriale.
Lo skyline del lago è caratterizzato dall'alta guglia
della chiesa di Santa Clara, a
Hörde, cittadina un tempo autonoma e
adesso assorbita da Dortmund. Il suo
centro storico, a pochi minuti a
piedi dal lago, è fatto di vie deliziosamente restaurate; tra tutte spicca l'
Hermannstrasse, pedonale, con numerosi negozi per lo shopping.
Sia sull'Hermannstrasse che sul lato occidentale del Phoenix See ci
sono
numerosi locali in cui fermarsi a mangiare; le
Bäckerei offrono
insalate, panini, le deliziose torte di formaggio tedesche, i
berliner e varie invenzioni della pasticceria tedesca, tutte da
provare. Il
Westfalenstadion si raggiunge in pochi minuti, grazie
alla
fermata della metropolitana, Hörde, al termine della
Hermannstrasse. Buona partita!