Vi è mai capitato di tornare a visitare una città e di ritornare
in certi posti e rifare certe cose, come per riappropriarvene e
sentirla di nuovo vostra, così come la ricordavate e l'avete amata?
Queste sono le 5 cose che mi piace ripetere a Parigi.
Un saluto a Notre Dame
Non so se sono le reminiscenze letterarie, la passione per l'architettura gotica, le implicazioni storiche, culturali e personali, ma gira e rigira, a Parigi riesco sempre a finire davanti a Notre Dame. Si potrebbe dire che ho la certezza di essere di nuovo a Parigi, quando, arrivando dalla Rue de la Cité, mi appaiono davanti le torri della Cattedrale. Poi ok, è il turno dei re di Francia, di Esmeralda e Quasimodo, di Napoleone e di un millennio di storia, fino a quando entro dentro e vedo lei, la piccola e dorata Notre Dame, in mezzo a una folla di turisti. Allora sì, sento di essere davvero tornata a Parigi. Una volta mi è capitato di assistere a un concerto, che si perdeva nelle sue volte a ogiva ed è stato indimenticabile.
Una passeggiata tra i librai della Senna
Succede sempre che passo a trovarli sotto il cielo grigio e carico di pioggia, non so perché (ma, del resto, si è mai stati a Parigi senza trovare almeno un pomeriggio di pioggia? E che Parigi sarebbe, se non piovesse almeno una volta durante il proprio soggiorno?) Su entrambe le rive della Senna, di fronte all'Ile de France, fino ai ponti che arrivano più o meno all'altezza del Louvre, ci sono gli antichi librai, i bouquinistes, che offrono libri d'epoca, fumetti, fotografie antiche; ci sono appassionati che passano ore scartabellando tra libri e fumetti, in cerca di chissà quale tesoro e sono uno spettacolo nello spettacolo. Quando poi i bouquinistes chiudono, rimangono piccole postazioni, come grandi scatole di legno, che guardano alla Senna e la rendono più parigina.
La foto, da parigi.it.
Risalire a piedi da Place de la Concorde a Montmartre
Sembra una follia, ma non lo è. Da place de la Concorde alla chiesa de la Madeleine e da lì fino al Teatro dell'Opera, nelle vie più animate di Parigi, fermandosi a guardare vetrine, prospettive e architetture. E poi da lì un saluto alla Galleria Lafayette e ancora su, attraverso la Rue Lafayette, fino alla Rue de Martyrs e alle pendici di Montmartre, per salire fino alla chiesa e guardare Parigi dall'alto, riconoscere i grattacieli e sentire di nuovo, che sì, si è davvero tornati a Parigi. E' una lunga e piacevole passeggiata (in salita, d'accordo!), nel cuore della capitale francese, se ne sente il palpito, se ne respira la vivacità, se ne apprezza il fascino eterno dei boulevard e dell'architettura, se ne vede l'anima, al di là del glamour del Lungosenna.
Una crociera in battello
Non sono economiche, è vero, ormai si aggirano intorno ai 13-15 euro, secondo compagnie e tragitto, ma sono davvero irresistibili. O è Parigi che è irresistibile, vista dal suo fiume. Tutte le compagnie offrono crociere con cene o pranzi, notturne o diurne, dipende un po' dai gusti e dalle esigenze. A me piace navigare lungo la Senna nelle giornate grigie del primo autunno, trovo che Parigi sia più Parigi con quei colori, è avvolta in una malinconia dolce e piacevole, che il fiume esalta. Rivedere le architetture nordiche della Rive Gauche, innamorarsi tutte le volte del Ponte Alessandro III, sorridere alle torri di Notre Dame e poi, al ritorno, la Tour Eiffel che inizia a illuminarsi. Parigi, a volte, non ha prezzo.
La foto da reservation.parisinfo.com
Una domenica mattina a Saint Eustache e Les Halles
Sarà che ho scoperto questa chiesa deliziosa, per me una delle più belle di Parigi, in una domenica mattina e non mi immagino di vederla in altri giorni. Le sue vetrate luminosissime, lo slancio gotico delle sue navate, la sua facciata neoclassica, in contrasto con le guglie e i contrafforti dell'architettura gotica. Mi piace anche l'associazione tra la chiesa e Les Halles, che racconta il millenario rapporto tra la religione e i mercati (I pilastri della terra insegna: non esiste cattedrale senza mercato!), che parla anche del rapporto tra la chiesa e la serenità e ci sono poche cose che a Parigi danno maggiore serenità di una passeggiata nei giardini delle Halles e di alzare lo sguardo e vedere l'architettura gotica di Saint Eustache.
Queste sono le 5 cose che mi piace ripetere a Parigi.
Un saluto a Notre Dame
Non so se sono le reminiscenze letterarie, la passione per l'architettura gotica, le implicazioni storiche, culturali e personali, ma gira e rigira, a Parigi riesco sempre a finire davanti a Notre Dame. Si potrebbe dire che ho la certezza di essere di nuovo a Parigi, quando, arrivando dalla Rue de la Cité, mi appaiono davanti le torri della Cattedrale. Poi ok, è il turno dei re di Francia, di Esmeralda e Quasimodo, di Napoleone e di un millennio di storia, fino a quando entro dentro e vedo lei, la piccola e dorata Notre Dame, in mezzo a una folla di turisti. Allora sì, sento di essere davvero tornata a Parigi. Una volta mi è capitato di assistere a un concerto, che si perdeva nelle sue volte a ogiva ed è stato indimenticabile.
Una passeggiata tra i librai della Senna
Succede sempre che passo a trovarli sotto il cielo grigio e carico di pioggia, non so perché (ma, del resto, si è mai stati a Parigi senza trovare almeno un pomeriggio di pioggia? E che Parigi sarebbe, se non piovesse almeno una volta durante il proprio soggiorno?) Su entrambe le rive della Senna, di fronte all'Ile de France, fino ai ponti che arrivano più o meno all'altezza del Louvre, ci sono gli antichi librai, i bouquinistes, che offrono libri d'epoca, fumetti, fotografie antiche; ci sono appassionati che passano ore scartabellando tra libri e fumetti, in cerca di chissà quale tesoro e sono uno spettacolo nello spettacolo. Quando poi i bouquinistes chiudono, rimangono piccole postazioni, come grandi scatole di legno, che guardano alla Senna e la rendono più parigina.
La foto, da parigi.it.
Risalire a piedi da Place de la Concorde a Montmartre
Sembra una follia, ma non lo è. Da place de la Concorde alla chiesa de la Madeleine e da lì fino al Teatro dell'Opera, nelle vie più animate di Parigi, fermandosi a guardare vetrine, prospettive e architetture. E poi da lì un saluto alla Galleria Lafayette e ancora su, attraverso la Rue Lafayette, fino alla Rue de Martyrs e alle pendici di Montmartre, per salire fino alla chiesa e guardare Parigi dall'alto, riconoscere i grattacieli e sentire di nuovo, che sì, si è davvero tornati a Parigi. E' una lunga e piacevole passeggiata (in salita, d'accordo!), nel cuore della capitale francese, se ne sente il palpito, se ne respira la vivacità, se ne apprezza il fascino eterno dei boulevard e dell'architettura, se ne vede l'anima, al di là del glamour del Lungosenna.
Una crociera in battello
Non sono economiche, è vero, ormai si aggirano intorno ai 13-15 euro, secondo compagnie e tragitto, ma sono davvero irresistibili. O è Parigi che è irresistibile, vista dal suo fiume. Tutte le compagnie offrono crociere con cene o pranzi, notturne o diurne, dipende un po' dai gusti e dalle esigenze. A me piace navigare lungo la Senna nelle giornate grigie del primo autunno, trovo che Parigi sia più Parigi con quei colori, è avvolta in una malinconia dolce e piacevole, che il fiume esalta. Rivedere le architetture nordiche della Rive Gauche, innamorarsi tutte le volte del Ponte Alessandro III, sorridere alle torri di Notre Dame e poi, al ritorno, la Tour Eiffel che inizia a illuminarsi. Parigi, a volte, non ha prezzo.
La foto da reservation.parisinfo.com
Una domenica mattina a Saint Eustache e Les Halles
Sarà che ho scoperto questa chiesa deliziosa, per me una delle più belle di Parigi, in una domenica mattina e non mi immagino di vederla in altri giorni. Le sue vetrate luminosissime, lo slancio gotico delle sue navate, la sua facciata neoclassica, in contrasto con le guglie e i contrafforti dell'architettura gotica. Mi piace anche l'associazione tra la chiesa e Les Halles, che racconta il millenario rapporto tra la religione e i mercati (I pilastri della terra insegna: non esiste cattedrale senza mercato!), che parla anche del rapporto tra la chiesa e la serenità e ci sono poche cose che a Parigi danno maggiore serenità di una passeggiata nei giardini delle Halles e di alzare lo sguardo e vedere l'architettura gotica di Saint Eustache.